venerdì 5 ottobre 2012

Brownies, gli originali!

Brownies


Quest'anno l'arrivo del mese di ottobre mi ha messo allegria.
Adesso sì che è arrivato il tempo, adesso sì che ho voglia che sia autunno, che faccia fresco, che ogni tanto venga giù un bel temporale, che i colori cambino e con loro i cibi da mettere in tavola.
Ho voglia del the caldo del pomeriggio, delle tisane della buona notte, delle vellutate bollenti e di tutti quei cibi invernali e calorici che mal si conciliano con l'estate nell'isola di Sardegna.
C'è da dire, per chi ancora non lo sapesse, che il mio colon/intestino continua a non stare bene, che sono in attesa di sapere se sono intollerante al lattosio e che quindi quei bei risotti pieni di burro, quelle tagliatelle con i funghi e la salsiccia, quelle fantastiche torte di sfoglia gorgonzola-pere-noci e tutte le altre prelibatezze per gente normale, rimarranno comunque un sogno. Almeno per un po'. 
Perché se non è il lattosio, è qualcos'altro, e a prescindere dalle intolleranze il colon irritato non ama la famiglia dei latticini, le spezie, i cavoli, la carne di maiale e, ahimè, un sacco di altre cose.
Insomma è stata un'estate all'insegna della dieta forzata e temo che l'autunno non sarà da meno.
Ma ho deciso di cogliere la sfida, di trovare delle alternative, di ingegnarmi per riuscire a mangiare con gusto anche rinunciando alle cose che mi piacciono di più al mondo.
Ora lo so cosa state pensando: "se i brownies sono il suo modo di stare a dieta, te credo che non è ancora guarita!"
Ma non è così cari, questa lunga astinenza da qualunque cosa buona esista sulla terra mi ha resa una persona diversa, ha messo un freno alla mia gola, mi ha fatto tirare fuori la volontà di resistere.
Ed ecco quindi che cucino per gli altri e io sto a guardare, mi consolo con i meravigliosi profumi che vengono fuori dal mio forno e con le facce soddisfatte degli stomaci di ferro che mi circondano.
Ma veniamo ai brownies, i primi della mia vita, preparati in occasione di una cenetta tra amici.
Una cena con tema l'America! 
Lo so che per chi ama il cibo questa può sembrare un'eresia, ma il nostro desiderio (mio e del mio consorte) di cimentarci in questa impresa è nato grazie a un libro. Si chiama Buon appetito, America!, ed è stato scritto da Laurel Evans, un'americana che vive in Italia e che nel libro racconta i pochi, ma tradizionalissimi piatti della cucina del suo paese.
Non ero convinta, ma devo dire che è stato un successo.
Non la definirei una cucina "light" e non la mangerei tutti i giorni, ma la zuppa di vongole del New England, la Cesar Salad e il polpettone ricoperto di bacon (questo il nostro menù) sono stati un bel diversivo.
(Tranquilli, io ho mangiato giusto l'insalata e un filetto cotto a parte per me...che vita triste che sto facendo)

Di ricette dei brownies ce ne sono parecchie in giro, si assomigliano un po' tutte, ma questa voglio credere che sia l'originale, visto che a proporla è un'americana doc. Se non conoscete la storia della nascita di questo dolce simbolo della cucina statunitense, vi consiglio di leggere qui.







BROWNIES

150 g di burro
250 g di zucchero
60 g di farina
75 g cacao amaro
2 uova
50 gr di noci tritate
1/2 cucchiaino di essenza di vaniglia (io non l'avevo è ho usato l'aroma di vaniglia liquido)
un pizzico di sale

La ricetta prevede di sciogliere a bagno maria il burro con lo zucchero, il cacao e il sale, ma io vi consiglio di sciogliere prima il burro e poi aggiungere gli altri ingredienti (zucchero, cacao e pizzico di sale) per evitare che si creino grumi.
Mescolate tutto finché non risulta omogeneo, togliete dal fornello e fare raffreddare per un po'.
Aggiungete quindi le uova, una ad una, in modo da farle assorbire per bene, e a seguire unite la farina.
Lavorate bene il composto e aggiungete l'essenza di vaniglia e le noci.
Mettete tutto in una teglia, l'ideale sarebbe quadrata, io non ce l'avevo e ho usato una pirofila.
Infornate a 160° per mezz'ora circa; per controllare se è pronto usate la "prova stecchino", ma ricordatevi che non deve essere proprio asciutto, perché i brownies devono rimanere umidi all'interno.
Un volta tolti dal forno bisogna farli raffreddare e poi si possono tagliare in piccoli quadrati.
Io non ho resistito e ho messo un po' di zucchero a velo.
Li ho poi serviti con la panna montata, ma il mio istinto di golosa mi dice che il gelato alla vaniglia è la morte loro!

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